H.M. Pulham, Esq.: Un racconto di intrighi familiari e segreti celati tra le mura domestiche!

“H. M. Pulham, Esq.” del 1962 è un film britannico diretto da Clive Donner che, sebbene poco conosciuto, offre una prospettiva unica sulla società inglese del tempo attraverso il prisma della satira sociale. La trama si sviluppa intorno alla figura di Herbert Marshall Pulham, interpretato magistralmente da Roger Livesey, un uomo pragmatico e introverso il cui mondo viene sconvolto dall’arrivo di due parenti improvvisi: il nipote americano Rodney (interpretato da Andrew Ray) e la figlia illegittima Celia (interpretata da Sally Thomsett).
L’imminente matrimonio del figlio maggiore di Pulham, Richard, con una ragazza della buona società, viene gettato nel caos dall’arrivo dei due “intrusi” che, con il loro comportamento irriverente e le loro rivelazioni sconvolgenti, mettono in discussione l’apparente perfezione della famiglia Pulham.
Rodney, giovane idealista e artista affascinante, porta una ventata di freschezza nella rigida atmosfera domestica. Celia, invece, rappresenta la figura più problematica: il suo arrivo smaschera un segreto del passato di Pulham e costringe l’intera famiglia ad affrontare verità scomode.
Personaggio | Attore | Descrizione |
---|---|---|
H.M. Pulham Esq. | Roger Livesey | Un uomo d’affari pragmatico e severo, con una vita ordinata e controllata. |
Rodney Pulham | Andrew Ray | Nipote americano di Pulham, artista bohémien e idealista, che porta una ventata di freschezza nella famiglia. |
Celia Hammond | Sally Thomsett | Figlia illegittima di Pulham, il suo arrivo svela un segreto del passato della famiglia. |
Il film esplora temi complessi come:
- L’ipocrisia sociale: La famiglia Pulham si presenta come un esempio di eleganza e moralità, ma i loro segreti nascosti rivelano la fragilità delle apparenze.
- La ricerca dell’identità: Rodney è alla ricerca del suo posto nel mondo, mentre Celia cerca di riconciliarsi con il padre che non ha mai conosciuto.
- Il rapporto padre-figlio: Il conflitto generazionale tra Pulham e il figlio Richard mette in luce le difficoltà della comunicazione e della comprensione reciproca.
Dal punto di vista tecnico, “H. M. Pulham, Esq.” si distingue per la fotografia raffinata in bianco e nero di Freddie Francis, che cattura l’atmosfera elegante e austera della Londra degli anni ‘60. La colonna sonora composta da Richard Rodney Bennett contribuisce a creare un’atmosfera nostalgica e introspettiva.
La regia di Clive Donner è precisa e misurata, capace di bilanciare momenti di tensione drammatica con tocchi di umorismo inglese. Il cast offre performance convincenti: Roger Livesey interpreta con maestria la complessità psicologica del personaggio di Pulham, mentre Andrew Ray e Sally Thomsett portano freschezza e vitalità alla trama.
In conclusione, “H. M. Pulham, Esq.” è un piccolo gioiello del cinema britannico, una commedia drammatica raffinata che offre una visione arguta e profonda della società inglese degli anni ‘60. Pur essendo poco conosciuto, il film merita di essere riscoperto per la sua intelligenza, il suo cast eccellente e la sua regia elegante.
Perché “H. M. Pulham, Esq.” dovrebbe essere incluso nella tua lista dei film da vedere?
Se siete appassionati di cinema classico, di storie familiari intrise di segreti e intrighi, e apprezzate l’ironia inglese sottile e raffinata, allora “H. M. Pulham, Esq.” è un film che non dovreste perdervi.